30 anni fa arrivavano al cinema Gli Intoccabili di Brian De Palma
Kevin Costner, Sean Connery, Andy Garcia, Charles Martin Smith. Sono quattro uomini (un funzionario governativo, due poliziotti e un contabile, foto copertina) che nei ruggenti anni ’20 del Proibizionismo del secolo scorso dichiarano guerra ad Al Capone (Robert De Niro) e la vincono. Stiamo ovviamente parlando de Gli Intoccabili (The Untouchables), il gangster movie scritto da David Mamet e diretto da Brian De Palma che quest’anno compie 30 anni. Un film diventato cult grazie ad un quintetto di attori superbi ed alla sequenza finale, davvero indimenticabile, che vogliamo ripercorrere.
Il funzionario governativo Eliott Ness (Kevin Costner) e il suo aiutante (Andy Garcia) hanno intenzione di arrestare il contabile di Al Capone (Robert De Niro). Nella sceneggiatura originale di David Mamet i due dovevano prenderlo mentre il suo treno usciva dalla famosa Union Station di Chicago, ma per ridurre i costi la Paramount chiese a De Palma di girare tutta la scena dentro l’edificio.
Il regista è tra i più grandi amanti dei prestiti cinematografici: per risolvere il problema della stazione si ispirò a La Corazzata Potemkin, un classico del cinema muto diretto da Sergej M. Ejzenstein nel 1925 e tornato in versione integrale e restaurata nelle nostre sale proprio in questi giorni. Nella coinvolgente sequenza che prende forma lungo la scalinata di Odessa il primo grande teorico del montaggio cinematografico fece ricorso a una sapiente concatenazione di inquadrature per ricreare una situazione intensa – un massacro in un parco compiuto dai soldati – e per costruire al suo interno una serie di mini-drammi, tra cui quello di una carrozzina che precipita dalla scalinata.
Nella versione di De Palma i due uomini sono alla stazione pronti ad accogliere il contabile. Mentre aspettano, il regista usa il montaggio (e il rallenti) per espandere il tempo e presentare la scena da diversi punti di vista e angolazioni, aumentando la suspense. Quando la resa dei conti è ormai prossima, una donna inizia a trascinare una carrozzina su per i gradini della stazione, proprio dove sta per scatenarsi la sparatoria. Ness deve aiutarla ma il contabile sta arrivando. I due compiti del protagonista, aiutare la donna e catturare il malvivente, sono, “il simbolo dei suoi conflitti in qualità di braccio armato della legge”. Parole del critico cinematografico David Sterrit che aggiunse: “la brillante regia di De Palma mostra il potere inesauribile del furto artistico accompagnato alla creatività”.
Grande, indimenticabile (e intoccabile) cinema.