Frammenti d’Africa

27 OTTOBRE 11 NOVEMBRE 2018

CASTELLO MEDICEO  

Piazza Vittoria, Melegnano (Mi)

 

INGRESSO LIBERO

 

ORARI MOSTRA:

dal LUNEDI’ al VENERDI’  

dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 17.00

SABATO e DOMENICA

dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 14.30 alle 19.30

INAUGURAZIONE:

sabato 27 ottobre 2018 alle ore 16,30

e a seguire presentazione con audiovisivi (ore 17,30)

 CONFERENZA DI CHIUSURA: sabato 10 novembre 2018 alle ore 17,30

con proiezione di audiovisivi

 

NOTE SULL’AUTORE:

 

Fin da piccolo ha seguito il padre nei suoi trasferimenti per lavoro, in Italia ed in Africa (gruppo ENI). Forse per questo Enrico Madini, medico di professione e fotografo per hobby, ha nel sangue questo desiderio di muoversi.

Parlando di sé, si definisce “fotografo IN viaggio”, sia perché scatta principalmente durante le sue esperienze all’estero, sia perché ritiene che il suo viaggio per affinare l’arte di fotografare.. non finirà mai.

La sua carriera nasce come fotografo subacqueo e video-sub, alla ricerca di mondi nascosti. Ma recentemente il suo interesse si è spostato su viaggi terrestri, per immortalare usi, costumi e riti ancestrali di popolazioni lontanissime dal nostro mondo. Sua meta favorita è l’Africa, dove dice di riuscire a trovare la migliore ispirazione.

 

Vincitore di diversi concorsi nazionali e finalista nel prestigioso concorso <Sony World Photography Award> nel 2015, trova nelle sue immagini il mezzo per testimoniare realtà davvero poco conosciute e per lanciare un ponte tra noi e queste genti. Nel bellissimo libro finale del concorso <Photographer’s Forum> 2016, sono state pubblicate anche due sue immagini che avevano ottenuto la menzione d’onore.

Le sue foto, principalmente ritratti, colpiscono per la profondità degli sguardi.

 

Sono immagini che raccontano un incontro intenso, uno scambio reciproco. Negli occhi di chi viene ripreso sono visibili molte sfumature di sentimenti, ma quelli che emergono sempre sono la complicità e la solidarietà, che riescono a superare la diffidenza, l’ostilità, la curiosità e il timore tipici di questi incontri con le popolazioni più primitive.

Sono immagini che non possono lasciare indifferenti: a volte ieratiche ed evocative, a volte piene di gioia, a volte tristi, vi trovano voce l’orgoglio tribale, la fierezza, le tradizioni, la bellezza, il culto del corpo e le sue decorazioni, la luce e la gioia dei bambini e il contatto con terra e natura.

Ma soprattutto vi si trova l’emozione dell’autore: riusciamo ad immaginarlo senza fiato di fronte ad una ricchezza perduta, quella di una semplicità priva di formalismi e di convenzioni.

E la conoscenza di queste genti non poteva non portare ad un impegno a favore di queste popolazioni: Enrico Madini è socio fondatore della Onlus BARJO IME’, che si occupa di garantire accesso all’acqua e sostegno all’istruzione in tre villaggi HAMER nell’Etiopia del Sud.

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