Amanti del brivido e delle sfide
AMANTI DEL BRIVIDO E DELLE SFIDE: UN VIAGGIO ALLA SCOPERTA DEI “SENSATION SEEKING”
Amano lanciarsi dai ponti sospesi a mezz’aria sostenuti solo da una corda elastica, sfidano sui gommoni le correnti e le piene dei fiumi, si arrampicano su vette elevatissime con le condizioni meteorologiche più impervie, amano volteggiare nel cielo con paracaduti o alianti,sfidano i mari in traversate solitarie,affrontano adrenalinici su una tavola da surf le onde più imponenti , le sfide sono il loro pane quotidiano : ecco a voi i Sensation Seeeking .Sono uomini e donne, più spesso uomini ad onor del vero, in cui il brivido del piacere generato dalla sfida con sé stessi o con la natura predomina su tutto;perché si diventa amanti degli sport estremi? Le risposte sono molteplici. C’è chi inizia per mettersi alla prova, per superare i propri limiti, per sentirsi più forte e sicuro di sé, è il caso per esempio di quei ragazzi che dopo aver subito una menomazione fisica trovano nella sfida alla natura,alla forza di gravità e a sé stessi , una potente molla da cui ripartire per riscoprire in sé una nuova forza e per potenziare tutte le proprie abilità residue.
Le sfide estreme sono affrontate come se fossero una sorta di “immunizzazione” contro la paura,come delle “iniezioni di fiducia”con cui affrontare meglio anche le difficoltà quotidiane. Vi sono poi quelli che semplicemente amano tutto ciò che dia emozioni forti, al limite, che sia fuori dal’ordinario e che, in un certo qual modo, renda unici e straordinari. Alcuni di loro si misurano con imprese straordinarie, al limite delle capacità umane, non solo per il gusto della sfida ma anche per il piacere narcisistico di essere visti e ammirati ; i famosi Spiderman inglesi che si cimentano in pericolosissime arrampicate su grattacieli o monumenti di fama mondiale , al limite dell’incoscienza, travestiti in modo vistoso e colorato proprio per attirare su di sé l’attenzione di tutti e dei media ne sono un esempio.
Infine vi sono coloro che amano la natura, la rispettano e per questo vogliono sentirsi parte di essa almeno per pochi istanti. Ciò che accomuna ogni amante degli sport estremi è il desiderio di essere invasi da emozioni anch’esse al limite. A livello cerebrale ciò che avviene dopo un lancio con il paracadute per esempio è la produzione di grandi quantità di adrenalina e dopamina, due sostanze che stimolano il senso di divertimento, eccitazione, vasodilatazione e aumento del battito cardiaco .La stessa sensazione che si sperimenta dopo un orgasmo per intendersi, il che spiega perché ogni qual volta ci si cimenta in qualche sport estremo dove l’adrenalina è al massimo vi è anche l’istinto di gridare e ridere .Questa risposta chimica del corpo è ancestralmente legata all’istinto di pericolo imminente che attiva i meccanismi di sopravvivenza in risposta a un forte stress; i Sensation Seeking amano l’idea di poter diventare padroni di sensazioni, brividi e emozioni ancestrali, istintive e di poterle controllare con una buona preparazione, arginando i rischi,riuscendo a trarne solo l’aspetto euforico, adrenalinico ed eccitante. Da un punto di vista psicologico ognuno di noi, fin da piccolo, ha una propensione verso il piacere di perdere l’equilibrio: il semplice girare su sé stessi in tondo è amato da ogni bambino.
Vi sono persone che anche da adulte conservano questa propensione , altre che invece la perdono totalmente. In realtà ognuno di noi può sperimentarsi in prove con sé stessi o la natura e trarne emozioni piacevoli da “pelle d’oca”, ciò che però è importante è che si valutino bene rischi e benefici, affidandosi a istruttori e Centri qualificati.
Psicologa Jeny Meregaglia