Editoriale Maggio 2011

INTEGRARSI ANIMATI DA CIÒ CHE CI UNISCE

Il progetto di rinnovamento della rivista continua e diventa sempre più ambizioso. Come spesso accade, gli eventi maturano per caso e, soprattutto, dialogando. Ci penso spesso: cosa sarebbe questo nostro mondo senza la libera circolazione delle idee. Forse un luogo grigio in cui i bisogni fisici si perpetrano per un tramandarsi di generazione in generazione, tramite il DNA, ma senza mai porsi una domanda stupida quando essenziale: «perché devo mangiare, bere, lavorare, fare l’amore?». Tutto diventerebbe insostenibilmente piatto e privo di senso… senza le idee che fluiscono e si amalgamano.

Il nostro gattino con gli stivali – così da me definito nel primo editoriale di quest’anno – vuole di più. L’ambizione, mai nascosta, è far confluire in questa rivista, le tante esperienze sociali, multi-etniche e culturali che vivono dentro il Gruppo Eni. Quasi per caso dicevo, sono iniziati i primi contatti che hanno portato a questa piccola, forse anche lenta “rivoluzione interna”.

Spesso in passato si è naufragati nel nulla di fatto poiché “centralizzare” significava implicitamente, voler gestire, perdendo di vista le realtà locali.

Questa volta partiamo da ciò che unisce, ovvero lo spirito d’iniziativa, la cultura e, soprattutto, le parole. Magnifico trait d’union fra le diverse realtà presenti in Italia e, soprattutto, all’estero del Gruppo.

In questo numero la collaborazione, ci porterà a conoscere le iniziative sempre più congiunte fra le varie realtà del Gruppo. Fra queste gli amici di Torino (ex Italgas), e dei Pionieri e Veterani Eni (APVE) della sezione di San Donato Milanese.

Parole, racconti, esperienze vissute ed enunciate dai protagonisti del presente e del passato. Uniti!

In punta di piedi, continuiamo a costruire il nostro progetto “federativo”, presentando questa idea proprio in un periodo storico dove spesso ci si unisce perché costretti, dove, come diceva l’Avvocato Giovanni Agnelli, «quando c’è una fusione, c’è sempre chi compra, chi vende, chi è maggioranza e chi minoranza».

Noi proviamo, almeno nel nostro piccolo, ad integrarci spontaneamente con il solo intento di offrire ai nostri lettori, più opportunità, più racconti da leggere.

Gli amici pionieri potranno condividere i loro racconti, tramite la memoria storica (e gli archivi), le avventure (o disavventure) di chi, con fatica e senza i benefici che la tecnologia oggi offre, si trovava nei deserti o nella jungla.

Gli amici di provenienti da Italgas potranno raccontarci il loro spaccato di passato, scrivendo la loro storia, considerando anche la trasformazione di Torino in questi anni. In dote offriranno anche tante opportunità per partecipare a mostre ed iniziative culturali.

Conoscerci fuori del mondo lavorativo, sono convinto possa dare a tutti noi la possibilità di vedere “l’uomo” che vive in ogni “collega”, con il suo bagaglio di passioni, emotività (ed insensibilità) .

Una rivista aperta al dialogo. Aperta al dibattito. Alla mente!

Bisogna crederci veramente al rispetto… Solo così, partendo dal basso, l’etica aziendale non sarà un insieme vuoto di parole!

Noi siamo partiti… e voi? Che fate? Salite sul treno delle nuove opportunità? Vi aspettiamo!

di Flaviano Di Franza