Intervista a Daniele Giuliani
RUBRICA “10 DOMANDE A”: INTERVISTA A DANIELE GIULIANI
Scheda dell’Intervistato
Nome: Daniele
Cognome: Giuliani
Anni: 34
Attuale ruolo professionale: Artista street writer.
Hobbies: Non hobbies ma esigenze, quali leggere vedere film o ascoltare buona musica
1) “Dai diamanti non nasce nulla, dal letame nascono i fior”, così citava De Andrè; e dalla strada, che cosa può nascere?
Molta creatività senza regole imposte o prestabilite, lontana da alcune tendenze, in grado di colpire e comunicare con linguaggi nuovi o riciclati.
2) Cosa vorrebbe cambiare di se stesso a livello artistico, ed a livello personale?
Mi piacerebbe imparare tecniche nuove con le quali confrontarmi ed interagire; la sperimentazione è uno degli stimoli della creatività.
Affrontare le cose con l’entusiasmo di sempre ma con più calma, al livello personale: essere concreto sotto alcuni aspetti.
3) Spesso nei luoghi di lavoro si viaggia con il coltello fra i denti. Esiste anche nel mondo dell’arte questo problema?
Credo che sia una cosa che accomuna tutti gli ambienti della società quindi anche il mondo dell’arte, che a volte anche se tende a fuggire queste dinamiche, ne fa inevitabile parte.
4) Avrebbe il piacere di raccontarci in breve come e dove nasce la sua arte?
Ho iniziato a dipingere nel ’93 dopo aver visto alcuni vagoni della metropolitana di Roma graffitati. Nello stesso anno, ho avuto la fortuna di conoscere una crew che aveva realizzato dei pezzi nella mia città; da allora viaggi, amici con interessi comuni, muri e altro.
Nel duemila ho iniziato a dipingere su tela, avendo come bagaglio anni di azioni in strada, ma con l’idea di realizzare anche qualcosa di diverso.
Le opere che dipingo sono il frutto di ciò che leggo, ascolto e osservo, subiscono un’influenza positiva, non di ciò che penso: il mio interesse è decontestualizzare alcune immagini e per quanto possibile, inserire al loro interno nuovi elementi.
5) La sua vita è un <<perché>> oppure un <<perché no?>>
Un <<perchè no? >>; è così che si propone…Vivere nuovi stimoli, nuove linee perdersi e non chiudersi.
6) Ha potuto esporre anche in piazze importanti come quella di New York. Quali sono le opinioni all’estero sulla sua arte? E come l’estero influenza la sua creatività?
Ho avuto la possibilità di esporre con una personale, in una galleria di Manhattan: ascoltare e vivere anche per poco tempo le opinioni delle persone al vernissage e confrontarmi con loro.
Credo molto nel confronto e nell’influenza (sia positiva che negativa) a cui sono soggetto.
7) E in Italia, un artista giovane e di tendenza riesce a farsi conoscere al grande pubblico?
Difficile. Alcuni ambienti sono chiusi. Fortunatamente ci sono galleristi e giovani curatori che rischiando, cercano di proporre cose nuove.
Poi ci sono artisti che eludono tutto e si pongono in evidenza grazie ad azioni, a volte mirate, che coinvolgono il sistema.
8) La meditazione può influire a suo avviso sulla creatività di un artista moderno?
Certo! Anche se come tutte le cose, dipende dalla personalità e dal contesto. Si è sicuramente più contaminati vivendo in un determinato luogo, ad esempio una metropoli, dove si è costantemente circondati da immagini e caos.
9) Qualche anticipazione delle sue prossime esposizioni e dei prossimi progetti?
Prendere nuovi contatti con gallerie e creativi, respirare aria viaggiando.
Penso a Berlino, ambiente, dove negli ultimi tempi sono stati organizzati eventi molto validi.
Una personale nella mia città, duramente colpita dal tragico evento sismico del 2009.
[Aquila nrd]
10) Come e dove è possibile contattarla per conoscere meglio la sua forma d’arte?
Si possono osservare e criticare alcuni lavori sul mio sito:
www.danielegiuliani.it sito che verrà aggiornato con nuove opere e pubblicazioni
nei prossimi mesi.
di Flaviano Di Franza