Intervista a Siddho Marchesi
Intervista a Siddho Marchesi – Donna: una nuova visione
Siddho Marchesi si occupadi decondizionamento,relazioni interpersonali emeditazione, è una dellemaggiori terapiste espertenelle dinamiche delfemminile. Mi riceve per l’intervistadopo una sessione con un cliente versole 21.30 nel suo centro di Milano.
Nei suoi occhi intravedo una donna cheama tanto il genere umano, dai suoimovimenti vedo una persona in pacecon se stessa che condivide ciò cheha imparato dalla vita sul tema della consapevolezza. Sono emozionatodi scoprire qualcosa in più dell’altrametà del genere umano. In effetti dopol’intervista ho compreso cose di me esul mondo delle donne e devo dire che come uomo ho sentito un po’ di sensodi colpa a causa di chi mi ha preceduto,ma la colpa serve a poco, c’è soloda cambiare atteggiamento.
La prima cosa che le viene in mentese le dico 8 marzo?Semplicemente mi viene in mente“condizionamento” perché penso chela festa della donna, oggi, non abbianessuna importanza. Avrebbe valorefare delle azioni concrete come bloccarel’infibulazione o proteggere ledonne in certi paesi da torture e violenze.La coscienza collettiva si mettea posto con l’8 marzo compensandoqualcosa che, in effetti, non è compensabilee soprattutto penso che l’8marzo sia una ricorrenza piena di superficialità.
Secondo lei come la donna non si èfatta rispettare in questi secoli?Io non penso che la donna non si siafatta rispettare. Penso che la donnanon sia stata rispettata, sia stata usata.Fino al ‘500 si pensava che la donnanon avesse un’ anima. Hanno dovutovotare e soltanto per un punto è passatala legge che anche la donna avesseun’anima. il matrimonio, nasce permotivi di eredità, e non per amore.Quando in realtà l’umanità da nomadeè passata ad essere stanziale, ela donna ha cominciato a coltivare laterra, l’uomo si è accorto che avevadei possedimenti ed ha cominciatochiedersi a chi lasciare i possedimentidopo la sua morte, naturalmente la rispostaè stata, ai figli, e quindi le cosedovevano essere legalizzate. Da lì ènato il matrimonio che in realtà è statauna scelta economica non ha avuto ache vedere con l’amore, e da quel momentol’uomo ha preso il sopravventoe la donna ha cominciato a essere nelbackground.Quello che è successo nel corso dei secoliè che è stata la donna fondamentalmentea soffrire, l’uomo andava inguerra ed era la donna a restare da solacon tutta la responsabilità della famiglia,ed è stata la donna a perdere ilmarito, il padre e/o i figli in guerra. Ladonna, nel corso dei secoli, ha attraversatoincredibili sofferenze. Non perquesto neghiamo che l’uomo mandatoin trincea non soffrisse, ma chi restavanella sofferenza perché perdeva i suoicari è stata la donna. E’ la donna chesoffre della violenza nell’umanità.
Lei insegna alle donne ad essere piùdonne, cosa insegna nei suoi corsi?La donna contemporanea ha bisognodi questo?La donna contemporanea ha bisognodi riappropriarsi delle qualità del femminile,perché la donna contemporanea,nonostante i movimenti della liberazionedella donna che ci sono statiattraverso il femminismo, ha subito laperdita di alcune qualità, di alcuni valoriintrinseci del femminile, la donnaper sua natura è grazia, è devozione, èamorevolezza. La donna quando metteal mondo un figlio tocca spesso delledimensioni molto particolari che l’uomonon conosce perché non gli si èdato di conoscere. E la donna ha dovutomettere a tacere queste qualità naturaliper diventare un po’ come l’uomo,è stato quello l’errore del femminismoa mio parere. Perchè l’evoluzione delladonna non può essere nel perdere lasua natura, l’evoluzione della donnapuò essere soltanto nella forza di mantenerela sua diversità dall’uomo e allostesso tempo essere sempre più in contattocon il proprio maschile interiore.Ed ecco che ora potrei svelare una scopertamolto antica: ogni uomo e ognidonna hanno al loro interno anche l’energiaopposta, vale a dire che ogni donna ha un’energia maschile che learriva dal padre e ogni uomo ha al suointerno un energia femminile che gliarriva dalla madre.Questo significa che ogni individuo,in realtà, è metà uomo e metà donnaenergeticamente, e questa comprensioneè una comprensione antichissimapoi supportata da jung nel suo insegnarciquanto ogni uomo abbia al suointerno un’anima – un’energia femminile,e ogni donna abbia un’ animus- un’energia maschile. Nei gruppi diconsapevolezza che conduco, accompagnole donne nell’esplorazione dellapropria energia maschile interiore ealla conoscenza della propria energiafemminile interiore. Ciò che è successoin questi ultimi decenni è che ladonna, per acquistare un giusto postoha dovuto diventare simile all’uomo,oggi come oggi le donne spesso sonopiù aggressive dell’uomo, la donna èdiventata maschile e per una serie disituazioni economiche e non, la donnaarriva a nascondere la sua maternitàper paura di essere licenziata. Per cui alle donne é stato veramente tolto il dirittodi essere donna totalmente anchenella società contemporanea. Insegnoalle donne a riappropriarsi di qualcosache è già loro, insegno a far la pacecon delle qualità naturali che questasocietà ha assolutamente annientato.Oggi la donna è venduta in televisionecome oggetto di mercificazione, lafemminilità è ancora spesso collegataal sesso nella nostra società, ma ladonna è molto molto di più.La donna si è ridotta essere uguale adun uomo, a volte aggressiva e spietataper ottenere un posto di lavoro equiparatoa quello di un uomo.
Ma se le donne in questi ultimidecenni si sono mascolinizzate,cosa è successo agli uomini?Per gli uomini è stato difficilein questi anni il rapporto con ladonna. La mia esperienza con igiovani mi ha mostrato quantoi ragazzi siano destabilizzatidalla ragazze a dal loro livellodi intraprendenza e “conduzione”.Per cui i giovani maschisi sono sentiti inconsciamentesovrastati da questa evoluzionedelle donna, che le ha resemolto simili a loro, se non addirittura superandoli nellacapacità di prendere iniziativee decisioni, nell’essere cosìin contatto con un’energia cheio chiamo maschile. Diciamocosì, che per una sorta di bilanciamentonaturale l’uomo siè mosso verso un’espressionemaggiore del femminile, tant’èche ci sono uomini che prendonopermessi per la maternità,ci sono più uomini che si dedicanoa lavori femminili; percui se la donna è andata all’estremo della sua espressionemaschile anche l’uomo si è dovutomuovere nell’espressionedel suo femminile. Questo loreputo quanto mai positivo: unuomo che sia in contatto con lapropria energia femminile è unuomo più completo, un uomoche può sentire di essere forteanche se agisce dal cuore o seagisce da uno spazio di sensibilità,è un uomo più radicatonella vita.Penso che la forza, sia la capacitàdi essere sensibili e allostesso tempo determinati. Noncredo che la determinazionenecessiti di aridità di sentimento.Mi auguro che gli uominisi muovano sempre di più nelladirezione di riappropriarsidella propria parte femminilee sensibile, perché penso chese l’uomo si riappropria dellasua parte femminile e la donnasi riappropria della sua partefemminile e agisce un maschileequilibrato, l’umanità possaritrovare un certo equilibrio econsapevolezza.
Quanto essere donna coincidecon la maternità?Io penso che la maternità sial’espressione creativa più naturale della donna, la donna nasceed è preposta alla continuazionedella specie, e questo èun aspetto biologico dell’esseredonna, una parte di creativitàin una donna si manifesta sicuramenteattraverso la maternità,quando ciò è possibile, ma c’ èun’altra creatività di cui è ingrado la donna, ed è quella dicreare se stessa. La donna hadentro di se un grande potenzialecreativo, e d’amore, infattipuò creare all’interno di sèun’altro un essere umano, mamettendo a disposizione quellastessa forza creativa può anchecreare una società migliore! Ladonna ha in sè una capacità creativae d’amore enorme.
Questa forza creativa è anchedell’uomo? il desiderio di paternitàè assimilabile?È molto diverso, penso cheil movimento biologico versola maternità sia molto sentitodalla donna in quanto la donnaè preposta a questo, il figliocresce nel suo ventre, e questoha una forza particolare, il movimentoverso la paternità daparte dell’uomo è un movimentocon meno forza biologica. Ildesiderio di paternità è un desideriodi continuazione dellaspecie che può venire anchedalla mente, per la donna è fisiologico.
E gli uomini? Sono in “contatto”con il proprio maschile?Per ciò che ho compreso fin’oradalla mia osservazionedell’umanità, l’energia maschilesana è un energia in contattocon l’avventura, in contatto conla generosità, l’intraprendenza,in contatto con l’esplorazione.Queste sono qualità positivedel maschile. Le negative diventanoanziché il coraggio, laviolenza, anziché la generositàla prepotenza, anziché l’esplorazionela conquista, quindiil mio consiglio agli uomini èquello di riappropriarsi delleenergie positive del maschile.Quello che si nota in questoperiodo storico è che, peresempio, i maschi restano moltotempo in casa, lasciando lafamiglia di origine molto tardi;questo è decisamente un indebolimentodel maschile. Pensoche l’uomo in realtà abbia bisognodi cominciare ad essereautonomo e rischiare la propriavita e la propria indipendenzasicuramente in età inferiore ai30 anni! E questa dilatazionedel tempo passato nelle famiglied’origine sicuramenteindebolisce gli uomini, sicuramenteli rende più viziati e fa siche le donne restino delle eterneragazze a volte nell’attesa diquesti principi azzurri che non arrivano mai…..
Cosa fare dunque per essereequilibrati nel proprio maschilee femminile ed avere unasocietà sana?Io credo che affinché un individuosia “sano” si debbaintrodurre nella priorità dellapropria vita, l’introspezione.Un momento quotidiano dovela persona si ferma e guardadentro se stessa, anche solomezz’ora al giorno in cui cisi dedica all’osservazione deipropri comportamenti, all’osservazionedella propria energiae delle proprie reazioni,rendendosi conto di quanto leazioni siano veramente spontaneee dettate da una sua sceltaconsapevole di come vivere la vita, e di quanto le azioni sianouna semplice reazione o rispostaindotta da ciò che viene dalpassato. Penso, in sintesi, che ilcambiamento necessario e profondodell’essere umano consistanel muoversi da azioni meccanichead azioni consapevoli,dalla reazione all’osservazionedi se stessi. Un nuovo concettodi responsabilità– la responsabilitàdi essere individui soprattuttoconsapevoli.
di Michele Azzaro