Salviamo la musica
Salviamo la musica
Richiamiamo l’attenzione dei lettori su di un argomento purtroppo attuale ed increscioso.
I turisti stranieri che hanno visitato l’Italia , ricordano il nostro paese oltre per le bellezze artistiche e culturali anche per le opere musicali , lascìti di grandi musicisti del passato quali ad esempio Vivaldi, Donizetti, Bellini, Verdi, Rossini, Puccini, etc…
Oggi offriamo alle nuove generazioni manufatti musicali pre-confezionati, sterili in valori e contenuti artistici, ma molto trendy oltre che immediati, non faticosi, liberi da studi.
Musicisti, compositori e concertisti, trovano delle grosse difficoltà a proporsi nei Teatri, nei programmi radiofonici e televisivi un po’ per la crisi economica, un po’ per la mancanza di direttori artistici all’altezza della situazione ed un po’ per limiti culturali di costume. I Conservatori musicali e le Accademie continuano a formare, seguire percorsi didattici molto lunghi e significativi , ottimi interpreti capaci ancora di appassionare un pubblico suonando dal vivo, trovandosi spesso ad impattare con un numero esiguo di allievi iscritti. I ‘’veri’’ musicisti, vengono snobbati da coloro che preferiscono la politica del risparmio esagerato oppure dal business facile con risultati immediati di successo; quest’ultimi preferiscono intrattenimenti ad opera di ‘’strimpellatori fuorvianti’’ non conoscitori della didattica musicale o da ‘’urlatori da Karaoke ‘‘che cantano e fingono di suonare su basi preparate, piuttosto che a veri concertisti e cantanti la cui esperienza musicale (ed il talento) viene violentato dall’irrazionale comune senso dell’adeguarsi alla moda del momento che fa soprattutto guadagnare risparmiando a scapito della qualità. Oggi se vuoi diventare musicista o cantante devi partecipare a trasmissioni televisive capta – audience. Se vinci diventi subito famoso, la qualità artistica musicale non conta: cade in secondo piano.
Diventa un giardino che se hai voglia di coltivare, puoi farlo dopo in un secondo momento, nell’immediato conta l’immagine e la celebrità. La Musica non è un Talent show! La Musica è una disciplina seria patrimonio culturale dell’umanità che consta molti anni di studio , sacrificio e pazienza. Il talento musicale non deve essere distrutto dalle Lobby o da quegli pseudo-enti senza scrupoli finalizzati al lucro. Se hai molto denaro a disposizione, ti si aprono le porte verso il successo, anche se sei scarso artisticamente. Se sei un compositore o strumentista diplomato ma “povero”, sei uno come tanti privo di interesse, costretto nell’oblio della dimenticanza e frustrato per non aver avuto le stesse opportunità di alcuni “eletti”.
A Milano è facile imbattersi in veri musicisti delle orchestre filarmoniche dell’Est alle fermate delle Metropolitane che suonano opere classiche elemosinando pochi centesimi e subendo la consueta indifferenza dei passanti. Fermiamo l’esodo dei nostri musicisti che altrimenti si trovano costretti ad emigrare all’estero dove esistono platee più colte ed attente ad applaudirli.
A scrivervi sono due compositori-fisarmonicisti concertisti locali iscritti alla SIAE e con molti brani depositati.
Abbiamo sostenuto concerti in Teatri Milanesi e recentemente abbiamo suonato dal vivo in alcune trasmissioni musicali presso canali televisivi regionali (della Lombardia). Ultimamente stiamo preparando alcuni concerti presso enti benefici patrocinati dall’ONLUS ma troviamo enormi difficoltà a svolgere il nostro lavoro nei Comuni dove abitiamo per mancanza di spazi da adibire alle nostre prove settimanali. Vorremmo che la lettura di questo articolo servisse a sensibilizzare i lettori e gli enti locali ad aiutarci a invertire lo status del pensiero comune e riuscire con il tempo a migliorare le cose. Se tanti credono come noi nel mondo della musica e della cultura, presto potremmo ritornare ad ascoltare le opere di veri musicisti e cantanti nelle piazze portando linfa vera e progresso nella mente acerba di coloro che non vogliono.
di Contini Mario e Gatti Fabrizio
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